Storia del Centro
La nascita del Centro di Ricerca per le Tecnologie Multimediali Applicate all’Archeologia, istituito presso il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna nel 2001, ha radici nella storia stessa dell’evoluzione delle tecnologie informatiche e del loro affermarsi in ambito archeologico.
È in questa fase pioneristica che nel 1985 si inizia, presso l’allora Istituto di Archeologia dell’Università di Bologna, la sperimentazione di sistemi di rilevamento videometrico dello scavo archeologico. Presentati i risultati ottenuti al convegno "Informatica e Archeologia Classica", tenutosi a Lecce nel 1986, prende vita nel decennio successivo un lungo iter di sperimentazione su svariati siti italiani ed esteri, promuovendo le soluzioni di telerilevamento da stativo e mosaicatura digitale presso numerosi centri di ricerca.
A partire dal 1992 viene istituito il primo insegnamento di "Informatica applicata all’Archeologia" presso l’Università di Siena, e si costituisce, ad opera di A. Gottarelli, Te.m.p.l.a., studio professionale per la realizzazione di sistemi informativi e prodotti multimediali, dando inizio ad una lunga collaborazione con svariati Musei, Soprintendenze e Università italiane, e promuovendo numerose realizzazioni di sistemi informativi multimediali, progetti museografici e video in computer grafica. Nel 2001 Te.m.p.l.a. diviene Te.m.p.l.a - "Tecnologie Multimediali per l’Archeologia", Centro di Ricerca del Dipartimento di Archeologia, e si istituisce l’insegnamento di "Metodi Informatici della Ricerca Archeologica" presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali.
Il Centro Te.m.p.l.a. ha effettuato numerose realizzazioni ad alto contenuto di innovazione tra cui: il primo sistema multimediale tridimensionale basato su schermo statico dinamico, presso il Castello di Beseno (Trento) e la realizzazione del primo Museo Multimediale Polifunzionale presso il parco naturalistico di Onferno, nel Comune di Gemmano (Rimini).