TE.M.P.L.A. - Centro di Ricerca per le Tecnologie Multimediali Applicate all'Archeologia

Nasce nel 2001 allo scopo di istituire una organizzazione per la ricerca, il coordinamento, la programmazione e lo sviluppo delle oramai molteplici attività collegate con l'uso delle tecnologie informatiche della documentazione, classificazione ed edizione dell'informazione archeologica.

Direttore del Centro: Prof. Antonio Gottarelli

Anno di fondazione: 2001

Staff operativo: Pietro Baldassarri, Ivano Devoti, Federica Proni, Massimo Zanfini

Storia del Centro

La nascita del Centro di Ricerca per le Tecnologie Multimediali Applicate all’Archeologia, istituito presso il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna nel 2001, ha radici nella storia stessa dell’evoluzione delle tecnologie informatiche e del loro affermarsi in ambito archeologico.

È in questa fase pioneristica che nel 1985 si inizia, presso l’allora Istituto di Archeologia dell’Università di Bologna, la sperimentazione di sistemi di rilevamento videometrico dello scavo archeologico. Presentati i risultati ottenuti al convegno "Informatica e Archeologia Classica", tenutosi a Lecce nel 1986, prende vita nel decennio successivo un lungo iter di sperimentazione su svariati siti italiani ed esteri, promuovendo le soluzioni di telerilevamento da stativo e mosaicatura digitale presso numerosi centri di ricerca.
A partire dal 1992 viene istituito il primo insegnamento di "Informatica applicata all’Archeologia" presso l’Università di Siena, e si costituisce, ad opera di A. Gottarelli, Te.m.p.l.a., studio professionale per la realizzazione di sistemi informativi e prodotti multimediali, dando inizio ad una lunga collaborazione con svariati Musei, Soprintendenze e Università italiane, e promuovendo numerose realizzazioni di sistemi informativi multimediali, progetti museografici e video in computer grafica. Nel 2001 Te.m.p.l.a. diviene Te.m.p.l.a - "Tecnologie Multimediali per l’Archeologia", Centro di Ricerca del Dipartimento di Archeologia, e si istituisce l’insegnamento di "Metodi Informatici della Ricerca Archeologica" presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali.
Il Centro Te.m.p.l.a. ha effettuato numerose realizzazioni ad alto contenuto di innovazione tra cui: il primo sistema multimediale tridimensionale basato su schermo statico dinamico, presso il Castello di Beseno (Trento) e la realizzazione del primo Museo Multimediale Polifunzionale presso il parco naturalistico di Onferno, nel Comune di Gemmano (Rimini).

Struttura del centro

Il Centro si propone innanzitutto come organo di coordinamento, controllo e gestione della rete informatica, in tutte le sue componenti hardware e software, intranet ed internet.

Gestisce le funzioni del Network Archeologico di Ricerca (NADIR) e della rete telematica che collega le sedi di Bologna, Ravenna, Monterenzio e Acquaviva Picena. Oltre all’attività ordinaria di amministrazione e tutoraggio della rete informatica dipartimentale, ha come finalità quella di promuovere la conoscenza, la diffusione, nonché la discussione sulle relative implicazioni metodologiche e procedurali, dell'uso delle tecnologie applicate alla ricerca archeologica.

E' inoltre attivo nello studio e nell’organizzazione di network integrati per la ricerca archeologica, conducendo ricerche sulle tecnologie di telerilevamento dello scavo archeologico, sui sistemi di visione assistiti da elaboratore e, più in generale, sulla modellizzazione digitale dell’informazione archeologica, dall’acquisizione delle informazioni sul campo fino alla loro elaborazione, archiviazione e musealizzazione multimediale.

AEROSTAT - Tecnologie Aerostatiche per l'Archeologia

La sezione di Te.m.p.l.a. che studia e applica le tecnologie aerostatiche di telerilevamento archeologico.

Tutor della sezione: dott. Massimo Zanfini

Aerostat è il settore di Te.m.p.l.a. che conduce ricerche per lo sviluppo e l'applicazione di tecnologie aerostatiche di rilevamento fotogrammetrico, di tipo terrestre e aereo. Nato da una ventennale esperienza applicativa nell'uso delle tecnologie digitali di rilevamento archeologico, primi al mondo nel proporre la videometria digitale dello scavo archeologico (A. Gottarelli 1986), dal 1997 vi si sviluppano sistemi di ripresa aerofotogrammetrica da aquilone, collaudati in svariati contesti archeologici, in Italia, Albania, Grecia, Tunisia, Turchia, Oman, Turkmenistan, Uzbekistan.

TECA - Tecnologie per la Catalogazione Archeologica

La sezione di Te.m.p.l.a. che si occupa del progetto e della realizzazione di software per l'archiviazione del dato archeologico.

NADIR - Network Archeologico di Ricerca

La sezione di Te.m.p.l.a. che si occupa della gestione logistica della rete telematica e delle aree dipartimentali

che cosa è Nadir - Network Archeologico di Ricerca? E’ una idea di "rete di lavoro" il cui fine è l’organizzazione complessiva dei processi operativi della ricerca, basati sull’integrazione tra l’infrastruttura della rete telematica e l’infrastruttura delle sedi fisiche e delle aree funzionali entro cui la ricerca stessa ha luogo. Si occupa della standardizzazione dei sistemi tecnologici di elaborazione, archiviazione ed edizione dei dati, dell’amministrazione della rete informatica, dell’arredo, della segnaletica, dell’organizzazione delle aree di lavoro all’interno delle diverse sedi, della logistica e del coordinamento delle reciproche funzioni informative.

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