Cucina politica. Il linguaggio del cibo tra pratiche sociali e rappresentazione ideologica.

PRIN 2015

Abstract
Il cibo è una forma di linguaggio
che carica l’atto nutrizionale di molteplici significati. Questo progetto intende analizzare la dimensione “politica” di questo linguaggio, in due sensi principali. Uno più generale: il cibo come segno di appartenenza a una comunità (l’essere e sentirsi cittadino di una “polis”). Uno più specifico: le azioni messe in opera dai pubblici poteri per gestire e definire il rapporto con i cittadini (o i sudditi).

Valorizzando le straordinarie potenzialità interdisciplinari del tema affrontato, il progetto riunisce specialisti di settori scientifici diversi, configurandosi in modo anomalo rispetto alla tradizionale prassi accademica; si muove infatti tra storia, antropologia, semiotica, filosofia e storia dell’arte con approcci diversi ma complementari.

Durata del progetto
2016-2019

Responsabile scientifico per il Dipartimento, Coordinatore Nazionale del Progetto
Massimo Montanari

Altri dipartimenti coinvolti

Dipartimento delle Arti

Partnership
Due Unità Operative nazionali:

Università di Palermo

Università di Scienze Gastronomiche (Pollenzo)

Finanziamento
Euro 210.000 (di cui 130.000 per la Unità Operativa di Bologna)

Ambiti di ricerca

Storia medievale

Storia contemporanea

Antropologia

 + Storia dell’arte medievale (DAR)

+ Filosofia (Università di scienze gastronomiche)

+ Semiotica (Università di Palermo)

+ Storia dell’arte moderna (Università di Palermo)

Settori ERC:

SH6_13

SH5_10

SH5_8