Ninive Est, Mosul (Iraq)

Missione archeologica iracheno-italiana a Ninive

Coordinatore/responsabile della missione

Nicolò Marchetti

Ambito di ricerca e classificazioni

Discipline archeologiche dalla preistoria all'età medievale

VRA: area 10

ERC: SH 6, Lo studio del passato umano: archeologia, storia e memoria

SDG: 4) Istruzione di qualità; 11) Città e comunità sostenibili; 17) Partnership per gli obiettivi.

Tipologia di public engagement prevalente

Iniziative di co-produzione di conoscenza; progetti di valorizzazione del territorio

Descrizione

A partire dal 700 a.C., l’antichissimo centro urbano di Ninive ha rivestito il ruolo di capitale dell’impero neo-assiro, a seguito della rifondazione e ampliamento della città da parte del re Sennacherib (704-681 a.C.). Una immensa città bassa (750 ha) era organizzata attorno a due acropoli (Tell Kuyunjiq e Tell Nebi Yunus) e circondata da una cinta muraria monumentale (spessa 31 m e lunga oltre 12 km). L’obiettivo principale della missione archeologica è l’indagine approfondita del tessuto urbano di un’antica megalopoli mesopotamica, finora quasi del tutto sconosciuta nella sua articolazione, attraverso sia tecniche non invasive (ricognizione, indagini geofisiche) sia scavi estensivi. L’attenzione maggiore è stata riservata alla all’età del Ferro, ovvero all’epoca neo-assira finale e alle fasi immediatamente successive, dopo che la città ha subito la conquista e il saccheggio di Medi e Babilonesi coalizzati (agosto 612 a.C.). Anche i periodi più antichi sono comunque oggetto di studio attraverso sondaggi mirati. Parallelamente agli scavi e ai restauri (Isis/Daesh ha infatti causato terribili danni al patrimonio), è in corso di realizzazione un parco archeologico aperto al turismo locale ed internazionale, all’interno del più ampio progetto KALAM.

Sedi e periodi

Le indagini della missione iracheno-italiana si svolgono nella parte orientale del sito di Ninive (36°21'51.3"N 43°09'33.5"E), sulla riva sinistra del fiume Tigri all’interno dell’area urbana di Mosul, Iraq. Le indagini archeologiche, cominciate nel 2019, avvengono ogni anno alternativamente in estate (maggio-luglio) o in autunno (settembre-novembre).

Collaborazioni e partner

Il progetto, diretto da Nicolò Marchetti fin dalla sua attivazione nel 2019, è condotto dall’Università di Bologna (Dipartimento di Storia Culture e Civiltà) in collaborazione con lo State Board of Antiquities and Heritage (SBAH) iracheno, con numerosi funzionari e archeologi che hanno partecipato alle attività di ricerca sul sito. Università di Bologna, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (DGSP Ufficio VI), J.M. Kaplan Fund e Volkswagen Foundation (per le attività pertinenti al progetto KALAM) offrono un fondamentale supporto economico.

Obiettivi e pubblici coinvolti

Tra gli obiettivi principali della ricerca archeologica condotta a Ninive Est si possono includere la piena comprensione delle fasi di occupazione del sito e della relativa cultura materiale, lo studio delle evidenze bioarcheologiche, e la realizzazione di un parco archeologico pensato per rendere il sito fruibile al maggior numero di visitatori: questi includono non solo la comunità scientifica e accademica e i turisti, ma anche le comunità che vivono nei pressi del sito e che sono i reali e principali fruitori e beneficiari delle attività di conservazione e valorizzazione (e che contribuiscono al progetto fornendo il proprio punto di vista su di esso).

Pubblici coinvolti: cittadini (adulti, ma anche bambini e adolescenti), scuole (studenti e insegnanti), professionisti dei beni culturali.

Impatto e strumenti di valutazione

La continua attività di ricerca archeologica a Ninive Est dal 2019 ad oggi ha portato alla partecipazione di numerosi studenti UNIBO e dell’Università di Mosul e di funzionari locali dello SBAH, che hanno avuto l’occasione di fare esperienza di scavo e studio e documentazione dei materiali. Inoltre, la collaborazione con numerosi abitanti assunti come operai durante lo scavo e la creazione del parco archeologico ha portato al pieno coinvolgimento delle comunità che vivono nei pressi o poco distante dal sito, rendendo il sito un punto di interesse non solo culturale ma anche economico per la città di Mosul.

Per quanto riguarda la divulgazione dei risultati, le pubblicazioni includono ad ora articoli scientifici, presentazioni a convegni di archeologia (ICAANE) e seminari, oltre ad una serie di articoli a stampa e servizi televisivi che mostrano i primi risultati della ricerca archeologica.

Malgrado il contenuto numero di campagne di scavo avutesi finora (2019-2022), la missione archeologica a Ninive ha prodotto una vasta mole di nuovi dati che hanno permesso di caratterizzare la città bassa di Ninive. Le ricerche archeologiche e la valorizzazione del sito attraverso il restauro delle mura monumentali e la creazione del parco archeologico sono il risultato dell’interesse costante di istituzioni come il MAECI e le autorità irachene coinvolte (Governatorato e Municipalità di Mosul, SBAH).

Parole chiave

Ninive, Iraq, Tigri, ricerca archeologica, parco archeologico