Pietro Delcorno e Iolanda Ventura presentano, insieme ai curatori Chiara Crisciani, Tommaso Duranti e Giovanni Paolo Maggioni,
Bartolomeo da Ferrara, Tractatus predicandus in ciuitate pestilenciata, Firenze, SISMEL – Edizioni del Galluzzo, 2024 (Edizione Nazionale dei Testi Mediolatini d'Italia, 68).
Il Tractatus moralis predicandus in ciuitate pestilenciata del domenicano Bartolomeo da Ferrara, scritto nel 1424 durante un’epidemia, consta di quattro libri dedicati alle cause della peste, secondo lo schema dei testi medici. Esso è la più ampia
trattazione de peste finora reperita nell’oratoria sacra, offre osservazioni su temi naturalistici e medici e tratta l’argomento in termini religiosi: il fine è l’incitamento alla penitenza e alla correzione morale, veri rimedi contro i peccati, causa della malattia. È dunque una Pestchrift moralis e un manuale di predicazione possibile in città colpite dalla peste.
L’ampia introduzione all’edizione, curata da G.P. Maggioni, pone lo scritto in relazione alle città di Padova, Ferrara e Bologna colpite dalla peste e alla trattatistica medica contemporanea (T. Duranti). Il confronto con i sermoni de peste di predicatori del ‘400 permette di individuare la specifica cifra di ‘medicina spirituale’ offerta alla città ‘pestilenziata’ (C. Crisciani).