Il bombardamento della mattina del 29 gennaio 1944 fu uno dei più cruenti per la popolazione e più devastanti per la città, quello che causò maggiori danni al patrimonio artistico e architettonico. Vennero distrutti, fra gli altri, il Teatro Anatomico e la Cappella dei Bulgari all’Archiginnasio, l’oratorio di S. Filippo Neri e la casa natale di Guglielmo Marconi.
Anche la chiesa di S. Giovanni in Monte e i suoi dintorni furono colpiti gravemente: la navata maggiore risultò scoperchiata, il protiro colpito nel tettuccio, il voltone di collegamento con via Santo Stefano solo danneggiato, mentre i danni lamentati dal carcere non sono documentati. Nei dintorni fu completamente distrutto il Teatro del Corso e la confinante Casa Modiano. Le fotografie fatte nell’immediato, subito dopo i crolli, mostrano scorci inediti di città, giardini altrimenti invisibili, angolature irripetibili degli edifici sventrati dalle bombe.