La storia del Complesso
a cura di Paola Foschi
La storia del complesso di chiesa e convento sul colle di S. Giovanni in Monte è un lungo percorso attraverso i secoli più scarsi di testimonianze dell’alto Medioevo, nei quali più che ai documenti scritti occorre affidarsi ad attestazioni materiali relative alla presenza di una chiesa, giungendo poi al pieno Medioevo, epoca nella quale l’insediamento si precisa in una sede di comunità religiosa dotata di chiesa e spazioso convento. Nel basso Medioevo e prima età Moderna svariate opere d’arte caratterizzano l’insediamento, insieme alla presenza di una facoltà teologica affiliata allo Studio bolognese. Alla fine dell’Antico Regime S. Giovanni in Monte con i Canonici Regolari Lateranensi è una delle istituzioni ecclesiastiche più ricche ed esclusive della città. La soppressione della canonica e la trasformazione in carcere dell’edificio lo escludono per due secoli dalla vita cittadina, fino alla rinascita recente.
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Nell'alto Medioevo: San Giovanni Evangelista in Monte Oliveto
Una colonna e un capitello romani e una croce carolingia attestano l'antichità della chiesa del S. Giovanni, detta nel Medioevo «in Monte Oliveto».
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Nel 1118 i canonici regolari di San Vittore poi Lateranensi
Nel 1118 si insediano nella chiesa i canonici regolari di S. Vittore. Chiesa e convento diventano motori di popolamento urbano.
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Nel Quattrocento: la nuova chiesa
La chiesa ricostruita a metà Quattrocento è un gioiello di arte e architettura, sui più recenti e qualificati modelli cittadini.
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Nel Cinquecento: l'ampliamento del convento
Nel XVI secolo tocca al convento essere ampliato e decorato con i più aggiornati e raffinati stilemi, che in pieno Rinascimento si rifanno all'arte greca e romana.
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Nel Seicento: il convento si espande
Un nuovo ampliamento del convento con la costruzione del secondo piano e con il rinnovamento del Noviziato rende San Giovanni in Monte uno dei luoghi sacri comunitari più ampi e moderni della città.
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Nel Settecento: fine di un'evoluzione
La fine del XVIII secolo porta la soppressione del convento e la sua trasformazione in carcere. S. Giovanni in Monte diventa un luogo precluso ai bolognesi, sinonimo di segregazione e pena.
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Nell'Ottocento: se ne vanno i canonici e arrivano i carcerati
Fra Ottocento e Novecento l'architettura del complesso viene sempre più alterata, forzandola ad accogliere una popolazione carceraria sempre più numerosa.
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29 gennaio 1944: le bombe colpiscono San Giovanni in Monte
Il 29 gennaio 1944 la chiesa viene colpita gravemente da un lungo e devastante bombardamento alleato. Viene poi accuratamente ricostruita ma le case circostanti, con la loro architettura razionalista, mostrano l'intervento moderno.
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Crediti e ringraziamenti