Rethinking Made in Italy. Food and wine savoir faire and storytelling in the construction of the Italian myth (1950 - today)

PRIN 2022 PNRR – Next Generation EU

Ambiti: Scienze sociali 

Abstract:

Il progetto si propone di “ripensare” il Made in Italy. Partendo dalla ricostruzione dei fattori che hanno permesso al Made in Italy di guadagnare fama internazionale, il progetto mira a dimostrare che questo successo è stato determinato non solo dalla qualità dei prodotti, ma anche dalla capacità di creare un'idea efficace capace di trainare le esportazioni dei prodotti italiani. Si trattava di un processo che combinava alta artigianalità, tradizione di eccellenza e senso della bellezza, costruendo un immaginario realistico che riproponeva al consumatore straniero il mito dell'eccellenza rinascimentale, sinonimo di prestigio e artigianato artistico. Il Made in Italy, nonostante la fragilità della sua produzione agricola e industriale, è riuscito così a sviluppare una propria originalità che, negli anni del boom economico, ha generato un 'mito a bassa intensità' diventato il 'capitale reputazionale' del Made in Italy, una leva importante di competitività tanto quanto un fattore generativo dell'Italian Sounding. “Rethinking Made in Italy” si propone di offrire una nuova chiave di interpretazione del fenomeno. Al centro della ricerca vi è la ricostruzione del ruolo giocato dalle tecniche e dalle professioni nella costruzione del capitale reputazionale del Made in Italy. Questa ricerca indagherà il 'saper fare' nonché i percorsi formativi e l'azione professionale all'interno del settore di attività, analizzando l'evoluzione delle competenze e delle professioni. Questa indagine si propone di verificare se e in che misura i lavori nel Food and Beverage abbiano svolto un ruolo importante nella diffusione di buone pratiche riguardanti la qualità dei prodotti e il benessere alimentare, valorizzando le peculiari caratteristiche italiane, sia nel contesto nazionale che internazionale. Al centro della ricerca vi sarà la storia di chef, pasticceri, gastronomi e enologi, oltre ad altre professioni legate al cibo. Accanto allo studio di queste professioni, la ricerca analizzerà il ruolo di giornalisti, scrittori, documentaristi, pubblicitari, trendsetter, influencer e blogger che, con le loro attività di comunicazione, hanno facilitato la diffusione del fascino dell'immaginario italiano all'estero, contribuendo a cambiare gli stereotipi che vedevano i prodotti italiani come simbolo di arretratezza, mancanza di eleganza, bassa qualità e gusto grossolano e trascurato. Questo approccio non è lo stravolgimento del quadro storiografico utilizzato fino ad oggi, ma mira a offrire nuove chiavi di interpretazione del fenomeno. Consente di (ri)contestualizzare le motivazioni del successo. I fattori intangibili (storia, arte, bellezza, cinema, musica, sole) ovviamente rimangono tra gli elementi del claim, ma sono supportati da argomentazioni più direttamente riconducibili alle dinamiche della storia economica e sociale. 

Durata del progetto: 30/11/2023 – 30/11/2025 

Responsabile di Unità Locale per l’Università di Bologna: Alessandra Cantagalli 

Responsabile nazionale: Stefano Magagnoli (Università degli Studi di Parma) 

Partnership: Università degli Studi di Parma, Università degli Studi di Perugia 

Finanziamento assegnato all’Università di Bologna: 94.982 EUR 

Settori ERC di secondo livello: 

Storia sociale e economica 

Storia moderna, storia contemporanea