The border is no more, long live the border: De-materialization and re-materialization of internal borders in the European Union

PRIN 2022.

Abstract
Il progetto mira a esplorare i processi di smaterializzazione e rimaterializzazione dei confini territoriali all’interno dello spazio selettivamente fluido di Schengen, concentrandosi su tre principali paesaggi di confine dell’Italia settentrionale segnati da storie e pratiche diverse: il confine con la Slovenia a Trieste, con l’Austria al Brennero, e con la Francia a Ventimiglia. Il progetto mira a fornire un contributo transdisciplinare e innovativo ai dibattiti attuali sui Critical Border Studies rispondendo ai recenti inviti a: 1) analizzare le implicazioni delle infrastrutture confinanti sui corpi di soggetti in movimento non autorizzati e; 2) impegnarsi con la dimensione vernacolare dei confini per apprezzare come i processi di confine vengono negoziati, vissuti e narrati da diversi soggetti mobili.

Con questo in mente, il progetto valuterà come i processi di dematerializzazione e rimaterializzazione di questi confini europei categorizzano, influiscono e gestiscono selettivamente diversi soggetti mobili. Il progetto considererà i processi materiali e immateriali dei confini come parte della più ampia della governance della mobilità, insieme all'interazione tra le dimensioni infrastrutturali di questi processi e le esperienze di diversi soggetti mobili. Più specificamente, il progetto unirà l'attenzione verso la rimaterializzazione "dura" dello spazio di confine infrastrutturale e ai modi in cui queste infrastrutture producono performativamente i paesaggi di confine dell'Europa (Obiettivo 1) con un'analisi delle narrazioni di confine delle esperienze vissute e delle pratiche quotidiane relativi all'ambito vernacolare dell'interazione tra soggetti mobili non autorizzati e residenti in paesaggi di confine – i cosiddetti ‘borderlands’ (Obiettivo 2).

Il progetto nel suo complesso mira a promuovere un quadro analitico innovativo combinando lo studio delle dimensioni infrastrutturale e vernacolare dei confini. Per fare ciò, l’esame dei tre casi di studio si baserà su una metodologia progettata per integrare i dati più orientati alla tecnologia relativi al nostro primo obiettivo di ricerca con informazioni “esperienziali” dettagliate. Di conseguenza, il progetto: 1) analizzerà e codificherà qualitativamente una serie di documenti istituzionali, interviste ad esperti e condurrà osservazioni partecipanti su come le rimaterializzazioni infrastrutturali di frontiera vengono rese operative e utilizzate localmente dalle autorità coinvolte nella gestione delle frontiere; 2) adottarerà un approccio etnografico multiprospettico e multiscalare volto a evidenziare le esperienze e le storie dei partecipanti alla ricerca attraverso un'ampia osservazione partecipante e interviste itineranti.

Durata del progetto
24 mesi 

Responsabile scientifico/Responsabile locale
Claudio Minca

Coordinatore/Responsabile Nazionale
Prof. Anna Casaglia (Trento)

Partnership
UNIBO

Università di Trento

Università di Torino

Finanziamento

Euro 277.995

Settori ERC di II livello**:

SH7_1 geografia umana, economica e sociale