Linee di ricerca in corso
Stratigrafie 3D
Il DArchLab è attualmente impegnato nell’acquisizione tridimensionale dei dati stratigrafici nell’ambito di una serie di progetti di ricerca nazionali
- Colombare di Negrar di Valpolicella, diretto dal Prof. Umberto Tecchiati - Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università Statale di Milano
- Muraiola di Povegliano, diretto dal Prof. Cristiano Nicosia -Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova
ed internazionali
- necropoli di Pylos, diretto dalla Dr. Sharon Stocker dell’University of Cincinnati).
L’obiettivo è quello di ricostruire in ambiente digitale i contesti indagati.
Attualmente, in questo filone di ricerca Chiara Rabitti sta conducendo una tesi sulle metodologie di acquisizione e di gestione dei dati topografici del sito dietà del Bronzo della Muraiola di Povegliano, in collaborazione con il Prof. Cristiano Nicosia -Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova
Analisi spaziali per i paesaggi montani
Un secondo filone di indagine è quello legato all’archeologia dei paesaggi montani, in particolare con analisi di visibilità e percorrenza in ambiente GIS.
Nell’ambito del più ampio progetto di ricerca di Upland Archaeology, che ha l’obiettivo di ricostruire popolamento delle aree appenniniche durante l’età del Bronzo e del Ferro, vengono adottate diverse analisi spaziali a diverse scale con lo scopo di testare dei modelli di occupazione del territorio che possano successivamente essere verificati dalle indagini sul campo.
Recenti lavori di tesi hanno trattato diversi territori appenninici
in provincia di Parma nell’età del Bronzo (Jorge Calvelo Alvarez)
in provincia di Reggio Emilia nell’età del Bronzo (Silvia Fiorini)
in provincia di Bologna nell’età del Bronzo (Erik Zanotti)
nelle Marche tra Età romana e Basso Medioevale (Carlo Bicchierai)
Remote sensing
Le workstation del DArchLab sono utilizzate anche da Giuseppe Guarino per il progetto Urbes Revelantur. New Remote and Proximal Sensing Investigations in the Abandoned City of Suasa nell’ambito del suo dottorato dal titolo Metodi e tecniche per l’archeologia senza scavo: casi di studio e applicazione.
Avviato nell’ambito del bando MOLAB 2023, il progetto è stato sviluppato con il supporto dell’infrastruttura europea E-RIHS (European Research Infrastructure for Heritage Science) e in collaborazione con il CNR-ISPC di Potenza. L’iniziativa è dedicata allo studio e alla valorizzazione del patrimonio archeologico della città romana di Suasa, situata nel comune di Castelleone di Suasa (AN), attraverso l’impiego di metodologie UAV (Unmanned Aerial Vehicle).
Le indagini si sono concentrate su un’area di 200 ettari e hanno previsto l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia come UAV-LiDAR e droni equipaggiati con sensori multispettrali (VIS + RGB) e termici (IRT).
Dopo il post-processing, i dati sono stati integrati in QGIS per migliorare l’interpretazione complessiva delle evidenze archeologiche, integrate con le indagini geofisiche, che hanno permesso di approfondire la comprensione dello sviluppo urbanistico di Suasa, identificando nuove evidenze archeologiche e aggiornando la planimetria urbana del sito.
Digital twins
Un ulteriore indirizzo di ricerca riguarda l’acquisizione di oggetti di piccole o medie dimensioni attraverso tecniche diverse come la fotogrammetria SfM e la scansione a Luce Strutturata.
L’obiettivo è quello di sperimentare nuove forme di documentazione e presentazione dei reperti archeologici.
In questo filone di ricerca Francesca Barchiesi sta lavorando all’acquisizione di materiali legati alla produzione metallurgica dell’età del Bronzo nell’ambito del progetto CAST - Copper Accumulation Supply and Technology diretto dal Prof. Maurizo Cattani.
Sempre nell’ambito della metallurgia di età del bronzo, a cavallo tra fotogrammetria SfM e scansione a Luce Strutturata, c’è stata la tesi di Amir Abd el Rahman ed è in corso quella di Gloria Valbusa, mentre Diego Machetti si sta dedicando al rilievo di ritratti statuari di epoca classica.