Senigallia (AN)

Progetto Archeologia Urbana a Senigallia

Coordinatore/responsabile della missione

Giuseppe Lepore

Periodo di attività della missione (missione conclusa)

2010 - 2019  (Dipartimento di Archeologia / Dipartimento di Storia Culture Civiltà)

Descrizione

L’archeologia di Senigallia è stata per molti anni un grande inedito, a discapito della sua importanza storica: Sena Gallica nasce, come è ben noto dalle fonti, agli inizi del III secolo a.C. come avamposto strategico dell’avanzata di Roma sul mare Adriatico, vera e propria "testa di ponte" per la conquista dell’ager gallicus prima e di tutta la pianura padana poi.

Dal 2010 è stato avviato dal DiSCi. un nuovo progetto di ricerca denominato Archeologia Urbana a Senigallia che, con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche e del Comune di Senigallia, intende affiancare la città nel suo sviluppo urbano.

Scopo del lavoro è, infatti, la definizione del potenziale sepolto per la ricostruzione della forma urbana in tutte le epoche, utilizzando sia l’indagine archeologica tradizionale sia i moderni metodi di indagine non intrusiva.

Il primo scavo archeologico  è stato avviato mese di ottobre 2010 nel nel centro storico della città collegato al progetto: durante i lavori di ristrutturazione, eseguiti dalla Società "Berta Costruzioni s.r.l.", all’interno delle cantine di uno stabile sito in Via Cavallotti, in un punto "strategico" della topografia urbana di Senigallia, sono venute alla luce alcune strutture riferibili proprio all’impianto urbano della colonia romana.

Il gruppo di lavoro, con la direzione congiunta della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche (dott.ssa Maria Raffaella Ciuccarelli) e del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna (dott. Giuseppe Lepore), ha effettuato dapprima delle indagini georadar all’interno delle cantine dello stabile; i promettenti risultati hanno condotto, successivamente, a una serie di riscontri di tipo archeologico, che hanno messo in luce diverse strutture pertinenti alle più antiche fasi romane della città.

È stato infatti individuato un reticolo di strutture murarie, tra loro ortogonali, almeno due pozzi e diverse vasche con una conformazione e un orientamento che lascia intravedere interessanti approfondimenti di studio sulla topografia urbana della città.
Ma il dato più sorprendente è stato il rinvenimento, al di sotto delle strutture romane, di un impianto abitativo più antico, del tutto obliterato dalle costruzioni successive. Difficile per ora fornire dati definitivi in attesa dello studio scientifico dei materiali: quello che è certo è che esisteva proprio in questo punto della città una fase pre-romana, che ci attesta con certezza la frequentazione del sito di fondovalle su cui verrà dedotta la colonia romana.

Mappa

La zona di Via Cavallotti, dove hanno avuto inizio gli scavi