Aswan-Kom Ombo (Egitto)

AKAP – Aswan-Kom Ombo Archaeological Project

Carta dei principali siti nell'area oggetto del progetto AKAP, con alcune foto illustrative

Coordinatore/responsabile della missione

Antonio Curci (DiSCi, Università di Bologna), Maria Carmela Gatto (AUC, American University in Cairo).

Ambito di ricerca e settori ERC di II livello

  • Discipline archeologiche dalla preistoria all'età medievale
  • SH6 Lo studio del passato umano: archeologia, storia e memoria (12 III livello)

Data di attivazione scavo e durata

Progetto attivo dal 2005. La collaborazione con l’Università di Bologna è attiva dal 2008.

Descrizione

L’Aswan-Kom Ombo Archaeological Project opera nella regione di Aswan, nel sud dell’Egitto. Uno dei principali obiettivi di AKAP è lo studio delle relazioni tra Egitto e Nubia, poiché quest’area rappresenta la frontiera fra le due realtà culturali. Esse, per quanto diverse dal punto di vista insediamentale, funerario e culturale, hanno sempre interagito e questa è la zona in cui le attestazioni di tali contatti sono molto frequenti. La regione è caratterizzata dalla presenza della Prima Cataratta, un insieme di outcrops granitici che blocca il corso del Nilo; la valle del fiume è, inoltre, particolarmente stretta e quindi le attività agricole ne hanno sempre risentito. Al contrario, le risorse minerarie della zona sono assai numerose e sono state ampiamente sfruttate. Negli ultimi decenni, purtroppo, l’espansione urbanistica e le attività estrattive hanno messo a rischio la sopravvivenza di molti siti, in particolare quelli presenti nel deserto e di arte rupestre. In maniera tale da documentare le evidenze archeologiche e consentire, ove possibile, la loro conservazione, AKAP ha iniziato una serie di ricognizioni e scavo con l’ausilio di tecniche tradizionali e di remote sensing. Inoltre, vengono utilizzate le più moderne tecniche di posizionamento geospaziale, rilievo e documentazione, fino alla ricostruzione virtuale in 3D.

La missione, che può contare su collaborazioni internazionali e sulla presenza di esperti di vari settori (ceramica nubiana ed egiziana, litica, paleobotanica, geomorfologia, antropologia), ha in concessione ampie aree degli wadi che costituivano le vie di comunicazione tra le oasi del deserto occidentale, da un lato, e il Mar Rosso attraverso il deserto orientale, dall’altro. Numerosi sono dunque i siti e le evidenze archeologiche documentate, che testimoniano la presenza umana a partire dall’età Paleolitica (ca. 14.000 a.C.). Attraverso ricognizioni da satellite e sul territorio, sono stati individuati insediamenti per lo più a carattere temporaneo, tombe isolate e necropoli, drivelines e cave di estrazione. Lo scavo del villaggio predinastico, con la relativa necropoli, di Nag el-Qarmila, ha rivelato la presenza di una realtà insediativa mista egiziana e nubiana e la più antica attestazione dello scorbuto nella tomba di un bambino di un anno. Di fondamentale importanza, inoltre, i siti di arte rupestre documentati, in particolare a Nag el-Hamdulab e nel Khor Abu Subeira South, datati alla fine del periodo predinastico.

Dal 2018, AKAP si sta occupando dello scavo di una necropoli riconducibile alla cultura Pan Grave: nonostante il grave disturbo portato al sito in epoca recente, è stata rinvenuta la tomba quasi intatta di una giovane donna, morta al nono mese di gravidanza e sepolta con una ciotola realizzata in ambito nubiano, un vasetto egiziano, frammenti di uovo di struzzo, alcuni parzialmente lavorati e una grande quantità di vaghi di collana nello stesso materiale.

Informazioni per gli studenti

È necessario dimostrare il proprio interesse alla partecipazione alla missione con largo anticipo, per via delle tempistiche di richiesta dei permessi da parte delle autorità egiziane. Gli studenti saranno coinvolti nelle attività di ricognizione, scavo, rilievo tradizionale e con tecnologie digitali attuate dalla missione.

Mappa

L'area interessata dalle attività del Progetto AKAP