Thuburbo Maius (Henchir el Kasbat, El Fahs, Governorat de Zaghouan - Tunisia)
Progetto Thuburbo Maius (MAECI: Alibi Archaeologies and Old Excavations: Rediscovering Roman Tunisia).

Coordinatore/responsabile della missione
Antonella Coralini, con Hamden Ben Romdhane (IPN) e Lamia Ben Abid (FLAHM)
Ambito di ricerca e settori ERC di II livello
- Discipline archeologiche dalla preistoria all'età medievale
- SH5_8 Cultural studies, cultural identities and memories, cultural heritage
- SH5_12 Computational modelling and digitisation in the cultural sphere
- SH6_1 Historiography, theory and methods in history, including the analysis of digital data
- SH6_2 Classical archaeology, history of archaeology
- SH6_3 General archaeology, archaeometry, landscape archaeology
- SH6_9 Colonial and post-colonial history
- PE6_8 Grafica col computer, visione col computer (computer vision), multi media, computer games
- PE6_9 Interazione e interfacce persona-computer, visualizzazione ed elaborazione del linguaggio naturale
- PE6_10 Web e sistemi informativi, sistemi di basi di dati, recupero dell'informazione e biblioteche digitali, fusione dei dati (data fusion)
- PE10_10 Mineralogia, petrologia, igneous petrology, petrologia metamorfica
Data di attivazione scavo e durata
Il Progetto è attivo dal 2022. Durata: due-quattro settimane.
Descrizione
Cofinanziato dal MAECI, il progetto tuniso-italiano “Thuburbo Maius: città e territorio. Ricerche e studi per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio archeologico e storico-culturale”, è condiviso dall’Institut National du Patrimoine tunisino (INP) con la Faculté des Lettres, des Arts et des Humanités l’Université de la Manouba (FLAHM) e il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna (UNIBO – DISCI), sulla base di un accordo quadro trilaterale di durata quinquennale stipulato nel 2022.
Allo studio delle componenti topografiche, archeologiche, architettoniche e artistiche del sito della città antica si affianca l’analisi diacronica sulle modalità di occupazione e sfruttamento del territorio.
Quattro sono le principali linee di azione:
- Archeologia della città
- Archeologia del costruito
- Archeologia del territorio
- Conservazione e valorizzazione
Le attività di ricerca sono integrate dalla formazione sul campo dei giovani, grazie ad un’équipe pluridisciplinare di archeologi e architetti, ingegneri e geologi, chimici e fisici, museologi e restauratori, in cui a ricercatori e docenti di Università tunisine e italiane si affiancano professionisti nei settori della diagnostica e della conservazione.
Nel primo anno di attività sul terreno sono state realizzate due campagne (2-12 giugno; 4-22 settembre 2022), che hanno avuto come zone prioritarie di intervento tre complessi monumentali pubblici - le Terme d’Inverno, le Terme d’Estate, la Palestra di Petronius, oggetto di un completo rilievo con Laser Scanner, drone e Lidar (a cura di Tommaso Empler e Adriana Caldarone, Università Sapienza di Roma), di una mappatura dello stato di conservazione (a cura di Nicola Santopuoli e Susanna Sarmati) e di un sistematico campionamento dei materiali edilizi (a cura di Karima Zoghlami, Università di Bizerte).
Le attività del 2022 hanno riguardato soprattutto la documentazione, fotogrammetrica e tridimensionale, e l’analisi dello stato di conservazione dei tre casi di studio.
Obiettivo a breve termine, produrre un atlante fotogrammetrico e un modello tridimensionale, ora in fase di elaborazione, per i tre complessi oggetto di studio
Il mese di settembre ha visto anche l’avvio, presso il Museo di Cartagine, della linea di azione diretta da Lamia Ben Abid, per la ricerca e la documentazione dei reperti da Thuburbo Maius ora conservati nei depositi e nelle sale dei Musei.
Informazioni per gli studenti
Lo scavo prevede la partecipazione di studenti iscritti ai corsi di Laurea Triennale, Magistrale di Bologna e Ravenna e della Scuola di Specializzazione.
Sono ammessi allo scavo esclusivamente studenti in possesso di attestato di frequenza dei corsi sulla sicurezza nei cantieri archeologici e di certificato medico d’idoneità alla mansione di archeologo.
Mappa
L'area archeologica di Thuburbo Maius
Equipe
- INP: Hamden Ben Romdane, Mounir Fantar, Hajer Krimi, Nesrine Nasr, Samira Sehili
- Universitè de La Manouba, Tunis: Lamia Ben Abid, Mohamed Grira, Boutheina Beem Baziz
- Universitè de Carthage, Faculté de Sciences de Bizerte: Karima Zoghlami, Aida Zaddam
- Université de Carthage, Insstitut des Langues: Silvia Bullo
- Università di Bologna:Maria Letizia Carra (DISCI), Giovanni Castellazzi (DICAM), Luca Ciancabilla (DBC), Antonella Coralini, Antonio Maria D’Altri (DICAM), Stefano De Miranda (DICAM), Rocco Mazzeo (CHIM), Adamo Domenico Rombolà (DISTAL), Nicola Santopuoli
- Sapienza Università di Roma: Tommaso Empler, Adriana Caldarone, Esterletizia Pompeo
- Università di Modena e Reggio Emilia: Stefano Lugli, Giovanna Bosi, Anna Maria Mercuri
- Musei Civici di Modena: Silvia Pellegrini
- Musei Civici di Reggio Emilia: Georgia Cantoni
Collaborazioni
- Institut National du Patrimoine, Tunis
- Université de La Manouba, Tunis
- Université de Carthage
- Sapienza Università di Roma
- Università di Modena e Reggio Emilia
- Université de Perpignan Via Domitia
- Istituto Veneto per i Beni Culturali
- CINECA, VisitLab
Nelle missioni di scavo del DISCI la formazione degli studenti prevede anche il loro diretto coinvolgimento nelle attività di Terza Missione.
Nel corso di ciascuna campagna, sotto la direzione dei responsabili della missione sul terreno (Hamden Ben Romdhane per l'Institut National du Patrimoine, Antonella Coralini per l'Università di Bologna), gli studenti tunisini e italiani, oltre a collaborare all’aggiornamento della pagina Facebook del progetto: https://www.facebook.com/profile.php?id=100086269621569, hanno realizzato video di illustrazione delle attività.
Settembre 2022 (a cura di Silvia Fiorini, Federica Formisano, Huseyn Erdogan, Nicolantonio Losacco)
Settembre-ottobre 2024 (a cura di Isabella Bergamini, Hanen Alagoui, Ines Gharbi, Luisa Marcionetti)
Maggio 2025 (a cura di Laura Serra)