Togolok 1 (Turkmenistan)

TAP – Togolok Archaeological Project

Fotografia dell'area della missione archeologica

Coordinatore/responsabile della missione

Barbara Cerasetti (ISMEO - Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente; DiSCi - Università di Bologna) e Maurizio Cattani (DiSCi - Università di Bologna)

Ambito di ricerca e settori ERC di II livello

  • Discipline archeologiche dalla preistoria all'età medievale
  • SH3 Ambiente, spazio e popolazione: studi ambientali, geografia, demografia, popolazioni, migrazioni, studi regionali e urbani (2 III livello)
    SH3-12 Geo-informazione e analisi di dati spaziali
    SH6 Studio del passato: archeologia, storia e memoria (12 III livello)
    SH6_2 Preistoria e protostoria

Data di attivazione scavo e durata

Il progetto di ricerca italo-turkmeno nell’area del conoide alluvionale del fiume Murghab (Turkmenistan meridionale) ha avuto inizio nel 1990 con la creazione della carta archeologica del conoide in ambiente GIS. Tale progetto, conclusosi nel 2009, ha avuto modo di registrare un ambiente archeologico di enormi proporzioni prima della sua profonda e ineluttabile trasformazione a causa dei moderni lavori agricoli.

Successivamente, la ricerca si è concentrata su uno dei fenomeni più importanti del periodo del Bronzo (3° - 2° millennio a.C.), ovvero l’interazione/integrazione tra popoli di cultura sedentaria e semi-nomade in seguito ad importanti migrazioni provenienti dall’esterno. Le cause di tali spostamenti devono essere prevalentemente ricercate nelle profonde trasformazioni ambientali di questo periodo, che hanno cambiato l’assetto del territorio e reso scarsamente disponibili la maggior parte delle risorse primarie, necessarie alla sopravvivenza.  Il team archeologico ha eseguito alcuni scavi mirati in ambienti urbani e pastorali dell’età del Bronzo, come lo scavo del sito di cultura Andronovo di Chopantam (2000-2002) e Ojakly (2010-2011), in collaborazione con la Washington University in St. Louis, e i siti BMAC (Bactria-Margiana Archaeological Complex) di Adji Kui 1 (2013) e Togolok 1 (2014-presente), posti nell’area nord-orientale del delta interno del fiume Murghab.

Parallelamente, dal 2016, è attivo il “Water Management Project”, condotto da R. Arciero dell’Università di Leiden, in collaborazione con il PAM (The Project for the Ancient Murghab) Project diretto da L.M. Rouse della Washington University in St. Louis, che mira a definire le strategie di sfruttamento delle risorse idriche da parte di nomadi e sedentari nell’area del conoide, mediante l’impiego di immagini da piattaforma satellitare ed aerea da media ed alta quota.

Il TAP Project, che prevede campagne di ricerca annuali con la presenza di ricercatori e studenti sul campo sia dell’Università di Bologna sia dell’Università Statale del Turkmenistan, come anche di altre Università italiane e straniere, ha come partner principali l’ISMEO - Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente e il Ministero della Cultura del Turkmenistan (MCT) ed è sostenuto oltre che dall’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (UNIBO), dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e dall’Università di Napoli “L’Orientale” (UNIOR), oltre ad altri numerosi partner italiani ed europei.

Descrizione

Il delta endoreico del fiume Murghab, che si estende per circa 35.000 km2 nella regione sud-orientale (regione di Mary) dell’attuale Turkmenistan, a partire dal medio Bronzo (2400-1950 a.C.) diviene un’area fortemente antropizzata.

Tra il Bronzo Finale (1500-1300 a.C.) e l’inizio dell’età del Ferro (1300-900 a.C.), a causa di un vasto fenomeno di inaridimento, si assiste ad un graduale abbandono dei territori più settentrionali del conoide ed allo spostamento degli insediamenti più a sud. Allo stesso tempo, le aree non più idonee alla coltivazione agricola, e quindi progressivamente abbandonate dagli agricoltori, cominciano ad essere occupate da una popolazione semi-nomade, fortemente interconnessa con l’elemento locale. Gli scavi nella regione del fiume Murghab attestano infatti la presenza di due gruppi culturali, che rivelano tuttavia una profonda interazione che ha portato ad un complesso modello insediativo.

A partire dal 2014 sono state avviate campagne di indagine di superficie e stratigrafica nell’area dell’insediamento urbano dell’età del Bronzo di Togolok 1, dove tale reciprocità culturale è stata analizzata nel dettaglio nelle fasi finali di vita del sito BMAC. Le diverse campagne condotte, di cui l’ultima nel 2018, hanno evidenziato una fase abitativa di una popolazione ad economia agro-pastorale, che utilizzava strutture leggere temporanee, quali tende o semplici ripari. Tale economia mista è ancora tipica della popolazione turkmena che vive negli accampamenti ai confini del deserto del Karakum, nell’attuale regione del Murghab.

L’insediamento urbano di Togolok 1 ha reso finalmente possibile comprendere la fase di transizione tra la fine dell’età del Bronzo e l’inizio dell’età del Ferro, in grado di fare luce sui processi insediativi e di adattamento all’ambiente circostante da parte delle diverse popolazioni che hanno abitato la Margiana preistorica.

I futuri campi di ricerca del Progetto sono i seguenti:

  • Obiettivo 1 – Studiare le diverse fasi culturali dell’insediamento attraverso la costruzione di una sequenza cronologica continua, basata prevalentemente sulla ceramica e sulle datazioni al radiocarbonio. Il punto di ancoraggio fornito contribuirà a chiarire la tempistica dei cambiamenti spaziali e demografici nell'arco dei periodi BMAC e post-BMAC (3°-1° millennio a.C.);
  • Obiettivo 2 – Comprendere l'importanza di Togolok 1 all'interno della rete economica intra- ed extra-regionale, studiando l'organizzazione spaziale interna all'insediamento. A tal fine, una mappatura dettagliata mediante Ground-Penetrating Radar (GPR), accompagnata da analisi spaziali su base GIS, sarà di notevole aiuto sia alla comprensione della multifunzionalità del sito sia come guida alla pianificazione dello scavo archeologico;
  • Obiettivo 3 – Analizzare approfonditamente la ceramica, i metalli, il materiale litico, ecc. per documentare i cambiamenti nella cultura materiale e delle relative tecnologie di produzione. Questo anche per comprendere come e in quale misura tali produzioni potrebbero essere associate a tecniche di cultura sedentaria (BMAC) o di cultura semi-nomade (non BMAC), per definire all'interno dell'area studiata la dicotomia spaziale tra le due culture, sia negli spazi abitativi sia in quelli di produzione artigianale.

Informazioni per gli studenti

Il reclutamento per la campagna di scavo viene reso noto sulla specifica pagina del sito del progetto e attraverso il canale universitario. Gli studenti partecipanti saranno coinvolti nelle attività di ricognizione, scavo, rilievo tradizionale e con tecnologie digitali, laboratori di GIS e telerilevamento, di analisi e disegno della ceramica e dei materiali, di analisi archeobotaniche e archeozoologiche.

Album

Mappa satellitare che riporta i principali siti archeologici ell’area del conoide alluvionale del fiume Murghab

Fig. 1

Panoramica dei principali siti archeologici presenti nell’area del conoide alluvionale del fiume Murghab (base Landsat 8).

Fotografia dello scavo archeologico al termine della Missione 2015

Fig. 2

Panoramica dello scavo al termine della Missione 2015. Le indagini hanno consentito di individuare una struttura semi-permanente utilizzata da agro-pastori come riparo (Bronzo tardo, 1880-1620 a.C.).

Fotografia dello scavo archeologico al termine della Missione 2015

Fig. 3

Area di rifiuti relativa al quartiere abitativo di cultura BMAC posto più a sud (fine Bronzo medio-inizio tardo Bronzo, 2287-1873 a.C.).

Particolare di resti archeobotanici

Fig. 4

Resti archeobotanici individuati all’interno dell’area interpretata come stazzo per animali.

Fotografia con resti archeozoologicii interpretati come resti di pasto

Fig. 5

Resti archeozoologici, interpretati come resti di pasto, localizzati all’interno di focolari di grandi dimensioni nell’area del riparo temporaneo.

Struttura di accampamento ricostruita sulla base dei rinvenimenti e dei confronti con i moderni accampamenti temporanei impiegati dai pastori turkmeni ai confini con il deserto della regione del Murghab

Fig. 6

Confronto etno-archeologico con i moderni accampamenti pastorali turkmeni, posti ai confini con il deserto del Karakum nella regione del Murghab.

Fotografia di un sigillo-amuleto rinvenuto nell'area dello stazzo per animali

Fig. 7

Rinvenimento di un sigillo-amuleto in clorite nera nell’area dello stazzo per animali.

Fotografia di un amuleto-sigillo che raffigura su un lato un personaggio caratteristico della glittica battriano-margiana, dal corpo serpentino e dall’altro un uccello rapace con attributi femminili

Fig. 8

Sigillo-amuleto in clorite nera raffigurante su un lato un personaggio dal corpo serpentino, caratteristico della glittica battriano-margiana e dall’altro un uccello rapace con attributi femminili.

Fotografian di un amuleto-sigillo raffigurante su un lato un uccello rapace stilizzato e sull’altro un motivo a rosetta con bottone centrale

Fig. 9

Sigillo-amuleto in clorite nera, raffigurante su un lato un uccello rapace stilizzato e sull’altro un motivo a rosetta con bottone centrale.

Fotografia di un sigillo cilindrico in pietra bianca ritraente una figura umana nell’atto di difendere due uomini-toro attaccati da altrettanti leoni

Fig. 10

Sigillo cilindrico in pietra bianca, ritraente una figura umana nell’atto di difendere due uomini-toro attaccati da due leoni. Rielaborazione locale di una scena tipica della glittica mesopotamica.

Mappa

Localizzazione dell'area di scavo di Togolok 1