La mostra ricostruisce l’eredità del Che attraverso documenti originali come lettere, foto, filmati e testimonianze, che provengono in gran parte dagli archivi del Centro de Estudios Che Guevara dell’Avana, di cui Aleida Guevara March è coordinatrice dei progetti speciali. Che Guevara è stato guerrigliero, medico, scrittore, poeta, viaggiatore, simbolo globale di resistenza. Ma è stato anche marito, padre, amico. Da questa pluralità di sguardi prende forma la mostra e da qui si apre uno spazio di dialogo con chi ne custodisce la memoria più viva e quotidiana. Medico formatasi tra Cuba e Nicaragua, Aleida Guevara March ha lavorato in paesi come Angola, Ecuador e Nicaragua, portando avanti una visione della medicina intrecciata a principi di giustizia sociale, autodeterminazione e solidarietà internazionale.
L'incontro del 23 maggio offrirà, quindi, uno spazio di ascolto e confronto con Aleida Guevara March, che condividerà riflessioni personali e familiari sulla vicenda storica e politica del padre. Il dialogo sarà condotto dai docenti dell’Università di Bologna Edoardo Balletta (Letterature Ispano-americane, LILEC) e Mirco Dondi (Storia Contemporanea, DISCI), insieme a studenti e studentesse dell’Ateneo.
L'iniziativa nasce da una collaborazione tra il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne, il Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà, il Master in Comunicazione Storica, il progetto WeTell – Storytelling e consapevolezza civica, il Centro Studi CLOPEx e il Museo Civico Archeologico.