Coordinatore/Responsabile di missione
Francesco Iacono
Ambito di ricerca e settori ERC di II livello
- Discipline archeologiche dalla preistoria all'età medievale
- SH6 Lo studio del passato umano: archeologia, storia e memoria (12 III livello)
Data di attivazione scavo e durata
La missione è attiva dal 2021. Le campagne di scavo si svolgono normalmente a Giugno.
Descrizione
Il progetto è parte di un più ampio progetto di ricerca PRIN 2022 denominato “Mediterranean Coastal Lifestyle and Mobility” (https://site.unibo.it/medcoastlife/it).
Il sito di Torre dall’Alto si trova sulla costa ionica del Salento, all’interno del Parco naturale di Porto Selvaggio, comune di Nardò. Consiste in un muraglione in pietrame a secco databile all’età del Bronzo e situato a perpendicolarmente ad un promontorio delimitato da speroni rocciosi e sulla cui estremità è situata l’omonima torre cinquecentesca, ad un’altezza di circa 50 metri slm.
A partire dal secondo millennio a. C., il Salento costiero ha rappresentato una delle realtà più dinamiche dell’Italia Meridionale con importantissimi siti caratterizzati non solo da architettura monumentale ma anche da abbondanti tracce di contatti e relazioni a lungo raggio (ad es. con le società statali dell’Egeo e le comunità dell’Età del Bronzo che abitavano l’Adriatico Settentrionale, oltre che i Balcani). In questo ricco quadro documentario, spicca la scarsa conoscenza del comprensorio neretino durante le fasi dell’età del Bronzo, soprattutto quelle più avanzate. Nonostante interventi preliminari abbiano messo in evidenza la presenza di resti di notevole importanza, la nostra conoscenza per le fasi relative al secondo millennio a.C. rimangono purtroppo ancora estremamente lacunose.
Il sito di Torre d’Alto, pur essendo noto da tempo ed essendo anche segnalato da cartellonistica, rimane essenzialmente sconosciuto se non per i preliminari risultati delle indagini di superficie (Iacono et al. 2023; Valchera et al. 2011).
Dal 2023, le attività di ricognizione di superficie sono state soppiantate da una campagna di scavo mirata ad identificare l’ultima fase di frequentazione del muraglione, la tecnica muraria utilizzata per la sua realizzazione, e, nell’ottica del progetto di ricerca PRIN 2022 “Mediterranean Coastal Lifestyles and Mobility”, di investigare ulteriormente le strategie di sussistenza /vita delle comunità costiere del Mediterraneo. Nella fattispecie, tali nuovi dati sono stati ottenuti grazie alla continuazione delle attività di campionamento dei resti paleobotanici e faunistici, oltre che al rinvenimento all’interno del record della cultura materiale di oggetti riconducibili a pratiche legate alla vita costiera.
Il progetto archeologico di Torre dell'Alto si sviluppa sotto gli auspici dell'Università di Bologna. Tutte le autorizzazioni sono state concesse dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paessaggio di Brindisi, Lecce e Taranto. Lo scavo nel sito è condotto in sinergia con il Parco Naturale Regionale di Portoselvaggio e Palude del Capitano e il Museo della Preistoria di Nardò.
Informazioni per gli studenti
Viene normalmente fornito vitto e alloggio in uno stabile che viene appositamente preso in affitto. Le attività della missione includono anche un laboratorio mirato alla quantificazione preliminare e lo studio dei reperti rinvenuti. Per informazioni si prega di contattare francesco.iacono5@unibo.it
Bibliografia
Iacono F., Fiorini, A., Agostini, G., Ceccato, Z., Favaron, S., 2023. “Torre dell’Alto (Nardò, Lecce): un primo inquadramento”, Fastionline, 1-17.
Scarano, T., 2012. Roca I. Le Fortificazioni Della Media Età Del Bronzo. Foggia: C. Grenzi.
Valchera, A., C. Martino & M. Sammarco, 2011. “Carta Archeologica della fascia costiera tra Torre Inserraglio e Torre del fiume,” in Serra Cicora Tra VI e V Millennio a. C, ed. I. Tiberi (Origines 32). Firenze: Istituto italiano di preistoria e protostoria, 21–44.