Monte Rinaldo (FM)
Scavi e ricerche presso il Santuario romano tardorepubblicano
Direzione
prof. Enrico Giorgi
Coordinamento attività sul campo
F. Belfiori, P. Cossentino, F. Pizzimenti
Ambito di ricerca e discipline ERC di II livello
Discipline archeologiche dalla preistoria all’età medievale;
SH6: lo studio del passato umano; archeologia, storia, memoria (12 III livello)
Data di attivazione
missione attiva dal 2016
Descrizione
Il santuario di Giove presso Monte Rinaldo (Fm), collocato al confine tra l’ager firmanus (Fermo) e il territorio della città federata di Asculum (Ascoli Piceno), è organizzato in una piazza porticata con al centro un tempio e un edificio di culto minore accanto. Il monumento, che conobbe la sua redazione monumentale definitiva a partire dalla metà del II sec. a.C., rappresenta un importante esempio di “esportazione” del modello santuariale tardorepubblicano latino in area medio-adriatica. Come i santuari del Lazio, infatti, si caratterizza per tratti architettonici propri della tradizione “etrusco-italica” ma anche per caratteri di più ampia ascendenza ellenistica. Il contesto rappresenta un’occasione unica per lo studio delle dinamiche di contatto religioso, culturale e sociale tra coloni latini/romani e popolazioni locali tra III e I sec. a.C.
Dopo la sua scoperta, avvenuta alla fine degli anni ’50 del secolo scorso, l’Università di Bologna, in accordo con la Soprintendenza ABAP Marche e il Comune di Monte Rinaldo, e in collaborazione con la British School at Rome (BSR), ha ripreso le ricerche sul sito nel 2016: prima con lo studio e la revisione della documentazione e dei materiali prodotti dalle passate ricerche, successivamente con una prima campagna di ricerche non invasive (rilievi topografici e geofisici) e, infine, con quattro nuove campagne di scavo (2017-2019; 2021).
Periodo
giugno-luglio
Informazioni per gli studenti
normalmente le attività di scavo si svolgono tra la fine di giugno e la fine di luglio; oltre allo scavo stratigrafico e alla documentazione fotografica e topografica delle aree di volta in volta indagate, le attività prevedono anche studio in laboratorio dei reperti, restauro (in convenzione con il corso di LMCU in Restauro, campus di Ravenna) e ricognizioni di superficie nel territorio circostante il santuario (solitamente nel periodo autunnale). Vitto e alloggio sono garantiti dalla Direzione del Progetto e dal Comune di Monte Rinaldo per tutto il periodo delle attività.